Lo straordinario contrabbassista jazz Charles Mingus ha scritto nella sua autobiografia:

“Anyone can make the simple complicated. Creativity is making the complicated simple.”

Tradotto per i non inglesofili sarebbe:

“Chiunque può rendere complicato ciò che è semplice. La creatività è rendere semplice ciò che è complicato.”

Questo principio vale indubbiamente per la musica jazz, ma credo sia da tenere in considerazione per il nostro modo di affrontare la vita in generale.
Come nel jazz è possibile, con lo scopo di voler essere creativi o sembrare virtuosi, cadere nella tentazione di complicare con aggiunte artificiose una melodia o una armonia che non ne avrebbero bisogno, ed anzi che così ne escono meno godibili all’ascolto proprio perché meno pulite; così a volte siamo portati, per l’ossessione di dover “fare la cosa giusta”, a cercare mille implicazioni e cavilli in situazioni che poi ci risultano solo più complesse da gestire.

La semplicità esprime l’essenza delle cose, la struttura fondante che risiede sotto alle complicate trame della contingenza. Perciò, saper vivere le situazioni con semplicità significa arrivare a cogliere questa struttura essenziale: la Gestalt fondamentale che caratterizza un particolare momento, un vissuto che sperimentiamo, finanche una relazione. Quindi, paradossalmente, la semplicità rappresenta la vera profondità del vivere e non certo un approccio superficiale o banale come il luogo comune potrebbe indurre a credere.
Guardare alle situazioni della vita con semplicità permette di arrivare al cuore delle stesse, avvicinando il proprio sentire a quello dei bambini o degli animali, che, essendo privi di sovrastrutture condizionanti, possiedono una naturale predisposizione a cogliere l’essenza al di là delle complicazioni che spesso hanno origine dal giudizio e dalla paura dello stesso.

Come dice Mingus, la semplicità è espressione di autentica creatività, quella che sgorga spontanea e naturale dalla fonte del nostro essere. E la creatività, come la psicologia della Gestalt ci insegna, non è altro che l’approccio libero e originario alla vita.